Addio, Stregone

scheda a cura della Suppy

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    ☼ Addio, Stregone ☼
    HgIXkAY

    Altri nomi: さよならソルシ (Sayonara Sorcier), Bon au revoir Sorcier
    Genere: Josei, Storico, Drammatico
    Storia: Hozumi
    Disegni: Hozumi
    Editore/Rivista: Flowers (Shogakukan)
    Anno: 2012 (JP), 2015 (IT)
    Volumi: 2, serie conclusa
    Opere collegate: -
    Editore Italiano: Planet Manga/Panini
    ♠ Trama ♠
    Seguiremo le vicende di Theodorus Van Gogh, sedicente mercante d'arte, sullo sfondo di una Parigi ottocentesca.
    Theo ha dedicato la sua vita al fratello e la sua missione è far conoscere le opere dell’altro Gogh al mondo.
    Dopo averci presentato Theo e aver tratteggiato un po’ la Francia dell’800 dal punto di vista degli artisti di quel periodo, l'autrice ci introduce Vincent che in questa versione è un pacioccone sempre allegro, con la sua storiella molto diversa da come la conosciamo...

    • Recensione •
    Storia: 4, tralasciando il mio personale parere la trama ha diversi buchi e imperfezioni storiche
    Disegni: 7, molto josei ma anche molto gradevoli
    Voto generale: 5-
    Sayonara Sorcier, da noi “Addio, Stregone” (penso che si sarebbe capito comunque anche solo lasciando il titolo giapponese traslitterato) è l’ultima opera della Hozumi ad essere arrivata da noi.
    Ho conosciuto quest’autrice tramite un'amica e una piccola antologia arrivata da noi col titolo The Wedding Eve.
    Quest'ultima non mi era dispiaciuta, così ho colto la palla al balzo quando uscì il primo volume di Addio Stregone (e ammettiamolo Theo sulla copertina ha il suo fascino).
    All’inizio non sembrava affatto male: Francia del secolo scorso (scorso), il bel direttore della galleria d’arte che vuole abbattere le vecchie concezioni e aiutare i nuovi pittori... Insomma poteva anche funzionare nonostante alcune imperfezioni della trama (più che altro legate al peso, al lavoro e alle abilità di Theo) ma poi è successa la tragedia... è apparso Vincent Van Gogh.

    Vincent Van Gogh, il pittore realemente esistito, non mi è mai interessato granché, diciamo che era stato catalogato come “ah, il pittore imbecille”, nella mia piccola raccolta mentale dei pittori è uno di quelli che maggiormente non sopporto, non lo odio nel vero senso del termine ma ha quel grado in più di indifferenza rabbiosa che lo distingue dagli altri... Però il vero problema non è la scelta del co-protagonista ma la sensazione di “DanBrownata” che pervade questa breve opera.

    Che sia a causa del film, dei libro, tutti più o meno sappiamo chi è Dan Brown, autore de “Il Codice da Vinci”, che a suo tempo fu criticato perché aveva distorto fatti storici ecc... La cosa a me non pesava perché con tutta la buona volontà non trovo possibile prendere per "vero" un romanzo di narrativa.
    Allora la “DanBrownata” del mastricciare un po’ la storia e venderti per ‘vera’ una versione mooolto riveduta e corretta non mi fece né caldo né freddo e non capivo perché certa gente fosse così tanto incazzata, ma poi leggendo quest'opera, attraverso le sensazioni che mi trasmetteva, ho capito di haters di Dan Brown.
    Sayonara Sorcier mi ha trasmesso solo un vago disgusto, una certa irritazione e senza un vero motivo plausibile un odio viscerale verso il vero Van Gogh che non mi ha fatto nulla se non esistere e permettere a qualcuno di partorire ‘sta porcata.

    È un dato di fatto che mi piacciono i manga storici, certo preferisco quelli ad ambientazione "orientaleggiante" (rispetto alla "nostrana") ma adoro le opere storiche ambientate nella cina/corea/giappone antico perché sono il metodo più immediato per capire la loro storia, senza studiare nel vero senso del termine.
    Certo non sono fedelissimi ma per avere un idea generale basta e avanzano (poi io sono una di quelle 3 deficienti al mondo che quando traduce un manga storico un minimo di ricerca la fa, vedi le note di Donten)
    Questo per dire che tutto sommato, nonostante il buon vecchio Gogh, questo manga sarei dovuta riuscire a leggerlo allegramente senza desiderare di spaccarne la costola e dargli fuoco più o meno ad ogni pagina...

    Per tutta l’opera vedremo Theo che si sforza di far aprire gli occhi all’altro, arrivando quasi ad avere una crisi isterica, per poi avere una scena madre da film di serie Z su Vincent rapito che finisce con lo spararsi a un orecchio per gettarsi alle spalle il suo "io" passato.
    Visto che Vincent muore a metà del secondo volume, a quel punto ho pregato che la storia fosse finita e il resto fosse occupato da una oneshot completamente slegata... Non sono stata accontentata ma per un attimo la trama ri-decolla col buon vecchio Theo che assolda un certo scribacchino per riscrivere la storia del fratello nella versione che tutti conosciamo, per fare in modo di renderlo “bello e dannato" e quindi popolare.
    Se si fosse concluso con la scena dei fan che guardano i quadri di Vincent si sarebbe ancora potuto salvare, purtroppo l’autrice è andata oltre e ha definitivamente sbrodolato il tutto.

    Razionalmente sono la prima a non capirlo... Non so quale fattore abbia fatto scattare in me questo odio puro per la mini-serie in questione, forse è un concatenarsi di eventi sfortunati (mi aspettavo altro, tipo una cosa alla Annarasumanara + trama lenta + co-protagonista odioso + ecc...); non è nemmeno la prima volta che mi capita di leggere la “vera storia” di un personaggio storico, riveduta con occhio jappico, con la scusa della riscrittura per spiegare perché sia così diverso da come lo conosciamo... Ma non c’è niente da fare, Addio Stregone mi è rimasto qui (non va su e non va giù) e avrei tanto voluto non averlo mai letto.
    Lo so che tutti lo osannano e tutti lo amano, che ha vinto anche il Kono Manga ga Sugoi 2014 e tutto il resto... ma sinceramente preferirei tradurvi Innocent Rouge dal giapponese invece che rileggere anche un solo volume di quest'opera.
     
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  2. anmalumi
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    Ahahahah Suppy, sei un mito!
    Allora non conosco l'opera per cui sinceramente non ho un parere su di essa.
    Amo Dan Brown e mi è piaciuta la sua capacità di inserire in una storia inventata così tante situazioni ed elementi reali, riuscendo a dare comunque credibilità alla narrazione.
    Forse non ti è piaciuto perchè nonostante il DanBrownismo la storia non è credibile?
    Ad ogni modo chi se ne importa del perchè, il risultato è lo stesso XD
    E nonostante il parere negativo, mi hai messo curiosità e penso che lo cercherò per leggere qualche capitolo^^
     
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    Se vuoi ti regalo i miei 2 a Lucca, se non gli do fuoco prima XD

    No davvero proprio non ho capito perché mi venisse un tale nervoso a leggerlo, non è il primo su questo genere e con queste "escamotage" narrative però davvero già a metà del primo volume, più o meno quando spunta Vincent, mi è venuto un nervosismo assurdo XD
    Forse è come dice la Shap, ha davvero esagerato troppo nel tratteggiarlo come un bonaccione, allegro e un po' troppo stupido (tipo quando lo rapiscono e menano continua a fare domande sceme tipo "perché lo fai? potresti smetterla? fa male, eheheh" > e ti vien voglia di menarlo te XD
     
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    Devo ammettere che non mi ispira molto...
     
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